Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17333 del 5 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:17333PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato si configura quando più soggetti, con coscienza e volontà, apportano un contributo causalmente connesso e orientato alla realizzazione del fatto criminoso, a prescindere dalla tipologia e dall'importanza del contributo individuale, che rileva solo ai fini della commisurazione della pena. Ai fini dell'integrazione del concorso anomalo ex art. 116 c.p., è necessario che l'evento più grave non sia voluto neppure nella forma del dolo alternativo o eventuale e non sia conseguenza di fattori eccezionali, sopravvenuti e meramente occasionali. La determinazione della pena per il delitto tentato può avvenire sia con il metodo diretto che con quello bifasico, purché nel rispetto del limite edittale di riduzione da uno a due terzi previsto dall'art. 56 c.p. La motivazione sulla commisurazione della pena deve indicare in modo congruo e logico i criteri seguiti, senza limitarsi a clausole di stile. L'idoneità e l'univocità degli atti ai fini del tentato omicidio vanno valutate secondo un giudizio di prognosi postuma, avendo riguardo alle condizioni prevedibili al momento dell'azione, mentre l'accertamento dell'elemento soggettivo può desumersi dalle modalità concrete della condotta, in assenza di confessione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. SARACENO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/11/2019 della CORTE APP. SEZ. MINORENNI di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SIANI VINCENZO;
Udito che il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ORSI LUIGI ha concluso chiedendo, con requisitoria scritta, la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Roma, Sezione per i minorenni, con la sentenza i…

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