Cassazione penale Sez. I sentenza n. 8231 del 29 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:8231PEN

Massima

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La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari per il delitto di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. può essere superata solo quando sia dimostrato che l'associato ha stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa, essendo onere del giudice di merito dare atto dell'inesistenza di elementi idonei a vincere tale presunzione. La prova contraria si risolve nella ricerca di fatti che rendano impossibile che il soggetto possa continuare a fornire il suo contributo all'organizzazione per conto della quale ha operato, con la conseguenza che, ove non sia dimostrato il verificarsi di tali eventi risolutivi, la presunzione di pericolosità sociale permane. Il sopravvenuto stato detentivo dell'associato non esclude di per sé la permanenza della sua partecipazione al sodalizio criminoso, che viene meno solo nel caso, oggettivo, della cessazione della consorteria criminale ovvero nelle ipotesi soggettive, positivamente acclarate, di recesso o esclusione del singolo associato. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il giudice deve tenere conto della presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., la quale non è stata intaccata dalla riforma operata dalla Legge n. 47 del 2015, che ha introdotto il requisito dell'attualità delle esigenze cautelari nell'art. 274 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. BONITO F. Maria S. - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1060/2015 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 13/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROCCHI Giacomo;
sentite le conclusioni de PG Dott. DI LEO Giovanni che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, il Tribunale di Catania, provvedendo sulla richiesta di riesame proposta nell'interesse di (OMISSIS) avverso quella del G.I.P. d…

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