Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 1623 del 2011

ECLI:IT:TARVEN:2011:1623SENB

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive perde efficacia e diventa improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse qualora l'amministrazione comunale, in esito a un riesame della precedente valutazione negativa, rilasci successivamente l'autorizzazione in sanatoria per le medesime opere. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso proposto avverso il provvedimento demolitorio, in quanto il provvedimento di sanatoria ha superato e reso privo di interesse il precedente provvedimento impugnato. La compensazione integrale delle spese di giudizio è giustificata dalle peculiarità della fattispecie, in cui l'amministrazione ha dapprima adottato un provvedimento negativo, per poi successivamente rivedere la propria posizione e rilasciare l'autorizzazione in sanatoria.

Sentenza completa

N. 00790/2011
REG.RIC.

N. 01623/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00790/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 c.p.a.;
Sul ricorso numero di registro generale 790 del 2011, proposto da Rossana Clemente, rappresentata e difesa dagli avv.ti Pierfrancesco Moino e Federico Bertoldi, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Venezia Mestre, via Degan n. 10;

contro

il Comune di Venezia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv.ti Giulio Gidoni, Antonio Iannotta, Maurizio Ballarin, Nicoletta Ongaro, Giuseppe Venezian, con domicilio eletto presso la Civica Avvocatura nella sede municipale in Venezia S. Marco, 4091;
con notificazione, per notizia, all’Amministrazione per i Beni e le Attività Cultural…

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