Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 1326 del 2024

ECLI:IT:TARSA:2024:1326SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esercizio della propria funzione di controllo sull'attività amministrativa, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La potestà di adottare ordinanze contingibili e urgenti in materia di tutela della pubblica e privata incolumità è attribuita al Sindaco quale ufficiale di governo, mentre al dirigente dell'ente locale, ai sensi dell'art. 107 del D. Lgs n. 267/2000, sono attribuiti compiti di ordinaria gestione del patrimonio comunale che non prevedono l'adozione di provvedimenti extra ordinem a tutela dell'incolumità collettiva e della sicurezza. La riconduzione degli atti impugnati al perimetro delle ordinanze contingibili e urgenti discende dal fatto che la sussistenza (o meno) di un'ordinanza contingibile e urgente va accertata non già in base ad un criterio meramente formalistico ancorato al nomen juris dell'atto, bensì al contenuto effettivo di quest'ultimo, ovverossia ai suoi presupposti, alle sue finalità e soprattutto al suo reale contenuto precettivo. Tali ordinanze devono essere per l'appunto contingibili, urgenti, nonché dirette a prevenire o eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. 2. Qualora l'atto amministrativo, pur formalmente qualificato come "diffida dirigenziale", abbia contenuti propri di un'ordinanza sindacale contingibile e urgente, in quanto adottato sulla base della sussistenza di una situazione di pericolo concreto per la pubblica e privata incolumità, con disposizioni extra ordinem finalizzate all'eliminazione di tale pericolo, tale atto non può essere legittimamente adottato dal dirigente, ma deve essere emanato dal Sindaco ai sensi dell'art. 54, comma 4, del D. Lgs. n. 267/2000. 3. Il proprietario di un'unità immobiliare che subisce danni a causa di infiltrazioni provenienti da interventi edilizi abusivi realizzati in un'unità immobiliare sovrastante, non può direttamente sollevare la questione dell'accertamento di tali abusi nella sede giurisdizionale amministrativa, ma deve previamente sollecitare in sede amministrativa l'intervento repressivo del Comune nei confronti degli eventuali abusi e, in caso di inerzia dell'amministrazione, attivare il rimedio del giudizio avverso il silenzio-inadempimento. 4. In assenza di prova specifica e dettagliata dei danni subiti, non può essere riconosciuto il risarcimento del danno in favore del proprietario dell'unità immobiliare danneggiata dalle infiltrazioni, neppure in via equitativa ai sensi dell'art. 1226 c.c., in quanto l'eventuale responsabilità dell'amministrazione non può essere desunta dalla sola inerzia della stessa, dovendo il danneggiato esperire previamente i rimedi amministrativi previsti dall'ordinamento.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/06/2024

N. 01326/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01164/2023 REG.RIC.

N. 01189/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1164 del 2023, proposto da
-OMISSIS- -OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato Ermanno Santoro, con domicilio digitale come da PEC da Registro di Giustizia;

contro

Comune di Battipaglia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Sabato Criscuolo, con domicilio digitale come da PEC da Registro di Giustizia;
Ministero dell'Interno, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Salerno, domiciliataria
ex lege
in …

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