Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 1081 del 2024

ECLI:IT:TARPA:2024:1081SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di divieto di detenzione di armi e munizioni può essere legittimamente adottato dall'autorità competente sulla base di una valutazione di inaffidabilità nell'uso delle armi, anche in assenza di una condanna penale definitiva, qualora emergano elementi concreti di fatto che facciano sorgere il ragionevole dubbio circa il pericolo di un uso improprio delle stesse. L'archiviazione del procedimento penale, pur rilevante, non assume valore automaticamente condizionante rispetto alle autonome valutazioni dell'amministrazione, attesa la diversità dello standard probatorio sotteso alle rispettive valutazioni. La prognosi di inaffidabilità può fondarsi su elementi istruttori che, pur non integrando gli estremi della responsabilità penale, siano tuttavia sintomatici di imprudenza e imperizia nell'uso delle armi, tali da far emergere un concreto pericolo di abuso. Il provvedimento amministrativo di divieto di detenzione di armi e munizioni, adottato sulla base di tale valutazione, non può essere considerato irragionevole o abnorme, in quanto espressione di un potere di prevenzione e tutela di interessi pubblici primari, quale la salvaguardia dell'incolumità pubblica, che prescinde dalla sopravvenuta riabilitazione del soggetto o dal suo proscioglimento in sede penale. La diversità degli esiti tra il procedimento amministrativo e quello penale è riconducibile alla difformità dello standard probatorio sotteso alle rispettive valutazioni, essendo sufficiente, per l'adozione del provvedimento amministrativo, il mero sorgere di un ragionevole dubbio circa il pericolo di un uso improprio delle armi, senza necessità di raggiungere la certezza probatoria richiesta in ambito penale.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/03/2024

N. 01081/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01314/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1314 del 2023, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

il Ministero dell'Interno – Ufficio territoriale del Governo di Palermo - Questura di Palermo, in persona del Ministro
pro tempore
, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, domiciliataria in Palermo, via ((omissis)) n. 6;

per l'annullamento

Per quanto riguarda il ricorso introduttivo:

annullamento, previa sospensione de…

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