Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1336 del 2014

ECLI:IT:TARVEN:2014:1336SENT

Massima

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Il provvedimento di diniego di sanatoria edilizia e l'ordinanza di demolizione di opere abusive diventano improcedibili per sopravvenuto difetto di interesse qualora l'amministrazione comunale abbia successivamente emesso ulteriori provvedimenti di diniego di sanatoria e diffida alla demolizione relativi ai medesimi abusi, a seguito di nuove istanze di sanatoria presentate dal privato. In tali casi, l'interesse all'annullamento dei primi provvedimenti viene meno, in quanto l'amministrazione ha già adottato atti successivi volti a far cessare la situazione di abuso edilizio, rendendosi così superfluo l'annullamento dei provvedimenti impugnati. Il giudice amministrativo, pertanto, dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, ai sensi dell'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del processo amministrativo, compensando le spese di giudizio tra le parti in considerazione della particolarità della fattispecie esaminata.

Sentenza completa

N. 03519/1996
REG.RIC.

N. 01336/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03519/1996 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3519 del 1996, proposto da:
Esercizi Colpo Sas, rappresentata e difesa dagli Avv. Pier Vettor Grimani, Giancarlo Tonetto, con domicilio eletto presso lo stesso Avv. Pier Vettor Grimani in Venezia, S. Croce, 466/G;

contro

Comune di Venezia - (Ve), rappresentato e difeso dagli Avv. Giulio Gidoni, Maddalena Morino, domiciliata in Venezia, S. Marco, 4091;
Ministero delle Finanze - Roma - (Rm), parte non costituita in giudizio;

per l'annullamento,

del provvedimento prot. n. 38637/15237/01 dell’11/07/1996 con il quale l’Assessore all’edilizia privata del Comune di Venezia ha respinto la …

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