Cassazione penale Sez. V sentenza n. 627 del 10 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:627PEN

Massima

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Il falso documentale non è escluso dalla punibilità per inidoneità dell'azione ai sensi dell'art. 49 c.p. quando le alterazioni, pur potendo apparire come una correzione irregolare ma non delittuosa, non risultano talmente evidenti da impedire l'eventualità di un inganno alla pubblica fede, spettando al giudice di merito valutare, con congrua motivazione, se le peculiarità della specifica alterazione integrino un'innocua correzione o un'illecita falsificazione. Inoltre, ai fini della concessione o del diniego delle circostanze attenuanti generiche, è sufficiente che il giudice di merito prenda in esame uno degli elementi indicati dall'art. 133 c.p. ritenuto prevalente ed idoneo a determinare la decisione, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3156/2011 CORTE APPELLO di FIRENZE, del 15/11/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/10/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GALASSO Aurelio che ha concluso per l'inammissibilita';

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di Appello di Firenze, co…

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