Cassazione penale Sez. I sentenza n. 19461 del 15 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:19461PEN

Massima

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L'appartenenza ad un'associazione di stampo mafioso, accertata con sentenza di condanna, comporta la presunzione di pericolosità sociale dell'individuo, che giustifica l'applicazione di misure di prevenzione personali, senza necessità di una specifica motivazione in ordine all'attualità della pericolosità, in quanto la partecipazione a tale tipo di organizzazione criminale denota una scelta di vita orientata verso condotte illecite e un'attività delinquenziale in ascesa, che perdura nel tempo anche dopo l'espiazione della pena detentiva. Pertanto, il giudice può legittimamente disporre l'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, in assenza di una dimostrazione della cessazione della pericolosità sociale, in considerazione dei gravi reati commessi in passato, delle frequentazioni con pregiudicati e affiliati a gruppi criminali contigui, nonché dello svolgimento di attività lavorativa che risulta conforme alle prescrizioni imposte con il decreto applicativo della misura, senza che assumano rilievo le condanne di lieve entità subite in precedenza e la sospensione condizionale della pena, in quanto l'autonomia del procedimento di prevenzione rispetto a quello di cognizione consente di prescindere da tali elementi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. NOVARESE Francesco - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. CH. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 10/05/2007 CORTE APPELLO di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NOVARESE FRANCESCO;

lette le conclusioni del P.G. che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Pa. Cr. , tramite difensore, ha proposto ricorso per cassazione avverso l'ordinanza della Corte di appello di Lecce, emessa in data 10 maggio 2007, con la quale veniva rigettato il reclamo avverso l…

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