Il ricorrente, in qualità di mero utilizzatore abituale di un tratto stradale, non può far valere un interesse legittimo all'annullamento di un provvedimento che fissa un limite di velocità su tale strada, in assenza di una specifica e qualificata posizione giuridica differenziata rispetto agli altri utenti della medesima. Inoltre, il mero annullamento del provvedimento che stabilisce il limite di velocità non determinerebbe alcuna utilità pratica per il ricorrente, in quanto esso non risulta connesso né presupposto al precedente provvedimento autorizzatorio che ha legittimato la realizzazione di un impianto di distribuzione di carburanti in concorrenza con l'attività del ricorrente. Pertanto, il ricorso risulta inammissibile per difetto di interesse e di legittimazione attiva del ricorrente, non essendo emersi elementi che qualifichino la sua posizione come differenziata e meritevole di tutela rispetto agli altri utenti della strada.