Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 19398 del 22 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:19398PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La motivazione dell'ordinanza cautelare deve contenere una valutazione critica e argomentata delle fonti indiziarie, singolarmente e complessivamente considerate, al fine di dimostrare in modo chiaro ed esaustivo la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato. Non è sufficiente una mera elencazione descrittiva degli elementi di fatto, ma è necessario spiegare in modo puntuale la rilevanza penale della condotta contestata e fornire risposta alle deduzioni difensive. L'attribuzione all'indagato della partecipazione ai reati fine non può discendere automaticamente dalla sua appartenenza all'associazione criminosa, essendo necessaria un'autonoma valutazione della gravità indiziaria per ciascuna ipotesi di reato. Il giudice di merito, in sede di rinvio, dovrà pertanto procedere a un nuovo esame, con una motivazione adeguata e completa, che dia conto di tutti gli elementi a carico e a discarico dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LANZA ((omissis)) del 18/04/2 -

Dott. PAOLONI ((omissis)) SENTE -

Dott. FAZIO ((omissis)) rel. Consigliere N. -

Dott. PETRUZZELLIS ((omissis)) REGISTRO GENER -

Dott. DE AMICIS ((omissis)) N. 7366/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS);

avverso ordinanza del 7-11-2011 del Tribunale della Liberta' di Perugia;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis)) Fazio;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

udito il difensore, avv.to (OM…

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