La concessione di beni pubblici di rilevanza economica deve avvenire attraverso procedure concorsuali aperte al mercato, in ossequio ai principi di derivazione comunitaria, con conseguente esclusione di un diritto al rinnovo automatico in capo al concessionario uscente. Tuttavia, l'amministrazione concedente può derogare a tale obbligo di gara pubblica, motivando adeguatamente la sussistenza di "motivi imperativi di interesse generale" che giustifichino il rinnovo della concessione in favore del precedente concessionario. L'interesse alla salvaguardia di una specifica attività commerciale, quale quella di libreria, rientra tra i possibili motivi di interesse generale, purché l'amministrazione valuti tale esigenza in modo oggettivo e non meramente soggettivo, senza vincolarsi alla tutela di una particolare insegna o operatore economico. In ogni caso, l'amministrazione è tenuta a svolgere un'adeguata istruttoria, coinvolgendo gli interessati, prima di adottare la decisione definitiva sulla destinazione del bene pubblico.