Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 26812 del 8 luglio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:26812PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, idoneo a giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla valutazione complessiva delle modalità di commissione del fatto, della personalità dell'indagato e del contesto socio-ambientale in cui egli è inserito, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione di recidivanza. Ove tale pericolo sia adeguatamente motivato, le condizioni di salute dell'indagato, pur se incompatibili con il regime carcerario, non costituiscono di per sé motivo di censura dell'ordinanza applicativa della misura, ma devono essere fatte valere in sede di richiesta di revoca o sostituzione della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Dott. DOVERE Salvatore - Presidente

Dott. VIGNALE Lucia - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. ARENA ((omissis)) - Consigliere

Dott. RICCI ((omissis)) - Relatore

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Pr.Le. nato a C. il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 30/01/2024 del TRIB. RIESAME di CATANZARO
udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis)) RICCI;
lette le conclusioni del PG ((omissis)) che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 30 gennaio 2024, pronunciata a norma dell'art. 309 cod. proc. pen, il Tribunale di Catanzaro, ha confermato l'ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Castrovillari di applicazione, nei confronti di Pr.Le., della misura della custodia cautelare in carc…

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