Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8120 del 28 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8120PEN

Massima

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Il vincolo associativo per il reato di associazione a delinquere può essere provato anche in assenza di una esplicita manifestazione di volontà associativa, essendo sufficiente la dimostrazione di una attiva e stabile partecipazione dei singoli soggetti alle attività del gruppo criminale, desumibile dalla commissione in concorso di una pluralità di reati-fine, dalla disponibilità di mezzi e luoghi di riunione, dalla ripartizione dei compiti e dei proventi illeciti, nonché dalla stabilità dei rapporti tra gli associati. Tali elementi, pur non essendo necessari ai fini della configurabilità del reato associativo, possono costituire gravi, precisi e concordanti indizi della sussistenza del vincolo associativo, a meno che il contributo del singolo sia limitato a episodi specifici e non sia dovuto ad alcun vincolo preesistente con i correi. Inoltre, l'appartenenza di un soggetto ad un sodalizio criminale può essere desunta anche dalla partecipazione a un unico reato, qualora il ruolo svolto e le modalità dell'azione siano tali da evidenziare la sussistenza del vincolo associativo, in quanto il ruolo non avrebbe potuto essere affidato a soggetti estranei oppure l'autore abbia impiegato mezzi e sistemi propri del sodalizio in modo da evidenziare la sua possibilità di utilizzarli autonomamente. Tuttavia, la mera commissione di reati-fine, pur se in concorso con altri partecipi, non è di per sé sufficiente a integrare la fattispecie associativa, essendo necessario che il contributo del singolo non prescinda dalla consapevolezza degli altri associati e non sia limitato a episodi specifici, ma sia espressione di un vincolo preesistente con i correi. Pertanto, la valutazione della sussistenza del vincolo associativo deve essere condotta sulla base di un complessivo apprezzamento di tutti gli elementi indiziari, senza che possa ritenersi sufficiente la mera occasionalità delle singole condotte delittuose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BOLOGNA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 23/08/2019 del TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TUTINELLI VINCENZO;
lette/sentite le conclusioni del PG D…

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