Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1842 del 21 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:1842PEN

Massima

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Il giudice cautelare, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, deve procedere ad un'approfondita analisi degli elementi probatori, verificandone l'attendibilità intrinseca ed estrinseca, nonché la capacità dimostrativa e persuasiva, anche in relazione al movente del reato contestato. Il giudizio prognostico di elevata probabilità di colpevolezza deve essere adeguatamente motivato, evitando lacune e incongruenze logiche, e deve tenere conto delle deduzioni difensive, ove rilevanti. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato e alla verifica dell'adeguatezza e congruenza del tessuto argomentativo, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SILVESTRI Giovanni - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

DE. DA. , n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 161/2010 TRIBUNALE LIBERTA' di CAGLIARI, del 10/05/2010;

sentita la relazione del Consigliere Dott. ANGELA TARDIO;

sentite le conclusioni del Procuratore Generale Dott. MARIO FRATICELLI, che ha chiesto annullarsi con rinvio l'ordinanza impugnata;

udito il difensore della ricorrente Avv. PILIA PAOLO GIUSEPPE, che ha insistito nel ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 10 ma…

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