Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45550 del 28 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:45550PEN

Massima

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Il sequestro di persona a scopo di estorsione, anche se realizzato attraverso modalità che possono apparire di minima offensività, integra comunque un grave reato contro la libertà personale, che giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di concreti e attuali pericoli di reiterazione del reato, desumibili dalla gravità della condotta, dalla personalità dell'indagato e dalla sua pregressa e attuale pericolosità sociale, non superabili con misure meno afflittive. Le dichiarazioni della persona offesa, se dotate di intrinseca credibilità e sorrette da riscontri esterni, anche di natura indiziaria, costituiscono valido elemento probatorio ai fini della valutazione della gravità indiziaria, senza che sia necessario il rinvenimento di ulteriori elementi di prova diretta. Analogamente, le dichiarazioni rese dalla persona offesa e dalla persona informata sui fatti, pur se non prive di lievi discrepanze, possono essere ritenute attendibili e dotate di valore probatorio, ove tali discrepanze non inficino la coerenza e la logicità complessiva del loro racconto, specie quando trovano riscontro in altri elementi di prova. Inoltre, il mancato rinvenimento della sostanza stupefacente oggetto di contestazione non esclude la configurabilità del reato di detenzione ai fini di spaccio, ove vi siano altri elementi indiziari, come le dichiarazioni autoaccusatorie dell'indagato e di terzi, che consentano di ritenere provata la condotta illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del Tribunale della Liberta' di Roma del 13.5.2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Roberto Amatore;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Orsi Luigi che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso, richiamando anche il contenuto…

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