Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 1655 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:1655SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, anche in assenza delle formalità di cui all'art. 84, commi 1 e 3, del Codice del processo amministrativo, qualora dal comportamento delle parti e dall'intervento di fatti o atti univoci successivi alla proposizione del ricorso emerga in modo inequivocabile la mancanza di utilità pratica della pronuncia giurisdizionale richiesta. In tali ipotesi, il giudice può desumere la sopravvenuta carenza di interesse sulla base di elementi fattuali e probatori desumibili dal complesso degli atti di causa, senza necessità di un formale atto di rinuncia al ricorso da parte del ricorrente. Il principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo impongono al giudice di dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di lite tra le parti, quando risulti evidente che la decisione della causa non produrrebbe alcun effetto pratico per il ricorrente, essendo venuto meno l'interesse originario all'ottenimento della pronuncia giurisdizionale richiesta. Tale soluzione consente di evitare inutili dispendi di attività processuale e di risorse pubbliche, in linea con i principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa sanciti dall'art. 97 della Costituzione.

Sentenza completa

N. 02339/2012
REG.RIC.

N. 01655/2013 REG.PROV.COLL.

N. 02339/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2339 del 2012, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio legale presso Tar Catania Segreteria in Catania, via Milano, n. 42a;

contro

Ministero della Giustizia, in persona del Ministro pro-tempore, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catania, domiciliataria in Catania, via Vecchia Ognina, n. 149;

per l'ottemperanza

al decreto n. 50/2010 emesso dalla Corte d'appello di Messina.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costitu…

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