Il diniego di autorizzazione per la realizzazione di un passo carrabile può essere legittimamente motivato dalla potenziale pericolosità dell'abbassamento del piano di calpestio del marciapiede per la normale circolazione pedonale e dalla necessità di regimazione delle acque meteoriche, che potrebbero arrecare danni a terzi, anche qualora in precedenza il diniego fosse stato motivato diversamente. Il sindaco, in assenza di personale con qualifica dirigenziale, conserva competenze gestionali, tra cui il rilascio delle autorizzazioni per i passi carrabili, salvo che non le abbia delegate ai responsabili di uffici e servizi. Il ricorso avverso il diniego di autorizzazione per passo carrabile è ricevibile anche se notificato oltre il termine di decadenza, qualora non sia provata con certezza la data di conoscenza dell'atto da parte del ricorrente. In tali casi, il ricorso si presume tempestivo, in assenza di prova certa della sua tardività.