Il rilascio di una concessione demaniale marittima per l'utilizzo di un'area a fini turistico-ricreativi, in assenza di un confronto concorrenziale tra le diverse istanze presentate, non è legittimo, in quanto viola il principio di concorrenza e di libertà di stabilimento, nonché il dovere di comparazione tra le offerte ai sensi dell'art. 37 del Codice della Navigazione. Ciò vale anche nel caso in cui la concessione sia stata rilasciata in rinnovo di un precedente titolo, in quanto il mutamento dell'oggetto della concessione, con l'inclusione di attività diverse dalla mera balneazione, comporta la necessità di una nuova procedura comparativa. Inoltre, il rinnovo automatico della concessione, senza previo confronto tra le offerte, è illegittimo, in quanto impedisce il confronto concorrenziale e la valorizzazione di interessi pubblici prevalenti, come quello dell'attività di rimessaggio e riparazione di imbarcazioni, svolta dal ricorrente da oltre trent'anni nell'area demaniale in questione. La mancata verifica del rispetto degli obblighi di manutenzione del bene concesso e del pagamento dei canoni pregressi da parte del concessionario, nonché l'omessa istruttoria in merito all'accessibilità delle persone con disabilità, integrano ulteriori profili di illegittimità del provvedimento di concessione. Pertanto, il rilascio della concessione demaniale marittima, in assenza di un confronto concorrenziale e senza la preventiva valutazione di tutti i presupposti e requisiti previsti dalla normativa, è illegittimo.