Cassazione penale Sez. I sentenza n. 49820 del 23 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:49820PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere semplice si configura quando un gruppo di persone si organizza in modo stabile e strutturato per commettere una pluralità indeterminata di reati, senza che sia necessario il requisito della forza di intimidazione e dell'assoggettamento tipico dell'associazione di tipo mafioso. Ai fini della sussistenza del reato, non è richiesta una partecipazione del singolo imputato per un periodo di tempo particolarmente lungo, essendo sufficiente anche una partecipazione limitata nel tempo, purché il vincolo associativo non sia a priori e programmaticamente circoscritto alla commissione di uno o più reati predeterminati. La capacità intimidatrice del metodo mafioso, elemento imprescindibile dell'associazione di tipo mafioso, deve essere attuale, effettiva e avere un riscontro esterno, manifestandosi in atti specifici idonei a piegare ai propri scopi l'ordinario assetto economico-sociale circostante, attraverso la condizione di assoggettamento e di omertà delle vittime. In assenza di tali caratteristiche, il sodalizio criminoso può essere ricondotto alla fattispecie di associazione per delinquere semplice, pur se connotato dall'impiego di metodi violenti e intimidatori. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, è necessario che la condotta minacciosa esprima una forza intimidatoria tale da andare al di là di ogni ragionevole intento di far valere un proprio, preteso diritto, cosicché la coartazione dell'altrui volontà assuma "ex se" i caratteri dell'ingiustizia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BOLOGNA;
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
inoltre:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3781/2014 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 27/02/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in …

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