Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38256 del 16 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:38256PEN

Massima

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L'errore di fatto scusabile, ai fini dell'elemento intenzionale del reato, deve discendere dall'erronea interpretazione di una norma extrapenale che concorre a formare l'oggettività giuridica del reato, non potendo invece riferirsi a elementi costitutivi della fattispecie penale, come l'entità del reddito familiare. Inoltre, la falsa dichiarazione di un reddito inferiore al dovuto, al fine di ottenere indebitamente maggiori somme a titolo di assegni familiari, integra il reato di truffa aggravata, non potendosi considerare mero silenzio o comportamento omissivo, ma condotta attiva idonea a indurre in errore l'ente erogatore. Il mero errore colposo nell'interpretazione di norme fiscali non esclude la responsabilità penale, essendo necessario che l'errore cada su una norma extrapenale estranea al precetto penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. TAVASSI Maria - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. MA. LU. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 31/10/2006 CORTE APPELLO di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. PAGANO FILIBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FEBBRARO Giuseppe che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Il difensore di Mo. Ma. Lu. ricorre avvers…

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