Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2739 del 2020

ECLI:IT:TARNA:2020:2739SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La realizzazione di opere edilizie, anche di modesta entità, su immobili sottoposti a vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs. n. 42/2004 richiede il preventivo rilascio del titolo abilitativo edilizio e dell'autorizzazione paesaggistica, in assenza dei quali tali opere devono essere considerate abusive e soggette all'ordine di demolizione da parte del Comune, senza che possa rilevare la loro qualificazione come mera manutenzione straordinaria o la loro preesistenza, in quanto l'intervento incide comunque sulla tutela del vincolo paesaggistico. La sanzione demolitoria è atto vincolato per il Comune, non configurandosi alcun eccesso di potere per violazione del principio di proporzionalità. Il Comune è tenuto a ordinare la demolizione di opere edilizie realizzate senza il prescritto titolo abilitativo in area sottoposta a vincolo paesaggistico, non potendo valutare discrezionalmente l'opportunità di tale misura sanzionatoria, in quanto essa costituisce l'unica sanzione prevista dalla legge per tale ipotesi. La realizzazione di una struttura in ferro di rilevanti dimensioni (100 mq) e di una scala esterna su un terrazzo di un immobile vincolato, in assenza di titolo abilitativo edilizio e di autorizzazione paesaggistica, integra un intervento di ristrutturazione edilizia che non può essere ricondotto alla mera manutenzione straordinaria o alla realizzazione di un pergolato, in quanto tali opere incidono in modo significativo sulla conformazione dell'immobile e sull'assetto del territorio vincolato, richiedendo il preventivo rilascio del permesso di costruire e dell'autorizzazione paesaggistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/07/2020

N. 02739/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00571/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 571 del 2014, proposto da
-OMISSIS- rappresentato e difeso dall'avvocato Patrizia Kivel Mazuy, domiciliato in via digitale come da pubblici servizi e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Napoli, viale Gramsci n.10;

contro

Comune di Napoli in persona del Sindaco pro tempore, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Fabio Maria Ferrari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci, Eleonora Carpentieri, Anna Ivana Furnari, Gabriele Romano, Andrea Camarda do…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.