Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1758 del 2018

ECLI:IT:TARMI:2018:1758SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La normativa in materia di tutela del paesaggio, di cui agli artt. 146 e ss. e 167 del D.lgs. 42/2004, è preordinata a rimediare ad abusi edilizi di minima entità, tali da determinare un rischio estremamente contenuto di pregiudizio all'interesse paesaggistico-ambientale tutelato. Tuttavia, anche in tali ipotesi, è palese l'esistenza di un abuso edilizio, la cui ravvisabilità comporta l'applicazione delle relative sanzioni, salvo che il privato proprietario abbia presentato tempestiva domanda di accertamento di compatibilità paesaggistica ai sensi dell'art. 167, comma 5 del D.lgs. 42/2004. In tal caso, l'autorità competente è tenuta a pronunciarsi sulla domanda entro il termine perentorio di 180 giorni, previo parere vincolante della Soprintendenza da rendersi entro 90 giorni, sospendendo l'esecuzione dell'ordine di rimessione in pristino. Qualora venga accertata la compatibilità paesaggistica, il trasgressore è tenuto al pagamento di una somma equivalente al maggiore importo tra il danno arrecato e il profitto conseguito mediante la trasgressione; in caso di rigetto della domanda, si applica la sanzione demolitoria. Pertanto, l'ordine di ripristino dello stato dei luoghi non può essere legittimamente adottato nelle more del procedimento di accertamento di compatibilità paesaggistica, salvo che non emerga l'assoluta incompatibilità dell'intervento realizzato con il vincolo paesaggistico.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/07/2018

N. 01758/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01222/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1222 del 2008, proposto da
D'((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, Via Lanzone, 31

contro

Comune di Cassinetta di Lugagnano, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Milano, Corso di ((omissis)), 28

per l'annullamento

del provvedimento emesso in data 9.10.2007 dal responsabile dell'ufficio tecnico comunale del Comune di Cassinetta di Lugagnano, con cui è stato ordinato al ricorrente di prov…

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