Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5484 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:5484SENT

Massima

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Il provvedimento di diffida e comunicazione di avvio del procedimento di rimozione di mostre e insegne installate senza autorizzazione, pur contenendo un ordine di ripristino dello status quo ante, ha carattere meramente endoprocedimentale e non è pertanto autonomamente impugnabile, in quanto rappresenta soltanto l'avvio del procedimento sanzionatorio, con la concessione di un termine per la presentazione di memorie difensive da parte del destinatario. L'atto non è definitivo né lesivo di posizioni giuridiche soggettive, essendo finalizzato esclusivamente a consentire all'interessato di partecipare al procedimento prima dell'adozione del provvedimento finale. Pertanto, il ricorso avverso tale provvedimento endoprocedimentale deve essere dichiarato inammissibile, in applicazione dell'art. 35, comma 1, lett. b), del Codice del processo amministrativo, che sancisce l'inammissibilità del ricorso proposto contro atti meramente preparatori o endoprocedimentali, privi di autonoma lesività. Ciò anche in considerazione del fatto che il destinatario dell'atto, anziché impugnarlo, aveva chiesto il rinvio della trattazione cautelare in attesa di presentare un'istanza di autorizzazione all'esposizione delle insegne, dimostrando così di aver compreso la natura meramente endoprocedimentale del provvedimento. Tuttavia, il Collegio ritiene sussistano giusti motivi per disporre la compensazione delle spese di lite tra le parti.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/03/2024

N. 05484/2024 REG.PROV.COLL.

N. 13117/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13117 del 2018, proposto da

Maxitaglie
” S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati Lorenzo Coraggio e Bruno Carlascio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso lo studio Lorenzo Coraggio in Roma, viale Parioli 180;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Michele Memeo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso l’avvocatura dell’ente in Roma, via del Tempio di Giove, …

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