Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da una società attiva nel campo delle fonti rinnovabili avverso il silenzio serbato dal Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Matera sulla sua istanza di assegnazione di un lotto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico, afferma il principio secondo cui l'Amministrazione è tenuta a concludere il procedimento amministrativo entro i termini previsti dalla legge, anche quando il termine abbia carattere ordinatorio, salvo che non sussistano giustificati motivi di ritardo. In particolare, il Tribunale chiarisce che: 1) Le disfunzioni organizzative dell'apparato amministrativo non possono legittimare una condotta dilatoria dell'Amministrazione nel concludere il procedimento, in quanto ciò comporterebbe un'irrimediabile vulnerazione della sfera giuridica del privato istante. 2) La complessità del procedimento, come il necessario coinvolgimento di altri enti, non può giustificare un ritardo significativo nella conclusione del procedimento, ove non si sia concretamente realizzato un effettivo e coerente coordinamento istruttorio e decisionale con gli altri soggetti interessati. 3) L'asserita incompletezza della domanda presentata dal privato non può essere validamente opposta dall'Amministrazione, ove tale carenza non sia stata tempestivamente contestata e non abbia determinato la sospensione dei termini procedimentali, secondo le previsioni di legge. Pertanto, in assenza di valide giustificazioni del ritardo, l'Amministrazione è tenuta a concludere il procedimento entro un termine perentorio, adottando un provvedimento finale motivato, pena la nomina di un commissario ad acta per l'adempimento dell'obbligo.