Cassazione penale Sez. III sentenza n. 15054 del 2 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:15054PEN

Massima

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Il giudice, quando il reato risulta estinto per prescrizione, può pronunciare sentenza di proscioglimento nel merito solo quando l'evidenza dell'innocenza dell'imputato sia manifesta, tale da escludere qualsiasi necessità di ulteriori accertamenti o approfondimenti, incompatibili con il mero atto di constatazione. Pertanto, la formula assolutoria per insussistenza del fatto ai sensi dell'art. 129 c.p.p. non può essere adottata in presenza di una causa di estinzione del reato, come la prescrizione, qualora la ricostruzione dei fatti allegata dall'imputato non risulti priva di plausibilità e richieda invece un'attività istruttoria incompatibile con l'intervenuta prescrizione. In tali casi, il giudice deve pronunciare sentenza di proscioglimento per estinzione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - rel. Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la ordinanza del 19 giugno 2012 della corte d'appello di Milano;

Udita la relazione fatta in pubblica udienza dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udito il P.M., in persona del S. Procuratore Generale Dott. BAGLIONE Tindari, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito, per l'imputato l'avvocato (OMISSIS) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso;

la Corte osserva:

RITENUTO IN FATTO

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