Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 17369 del 24 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:17369PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere è un reato permanente che perdura fino alla cessazione effettiva della partecipazione dell'imputato all'associazione criminosa, la quale non può essere fissata automaticamente alla data del suo arresto, ma deve essere valutata in concreto sulla base degli elementi probatori acquisiti, tra cui le conversazioni intercettate e le dichiarazioni dei coimputati, che possono dimostrare il perdurante coinvolgimento dell'imputato nelle attività illecite del sodalizio. Pertanto, ai fini del computo del termine di prescrizione, il reato associativo deve ritenersi cessato alla data della sentenza di primo grado che ha accertato la responsabilità dell'imputato, salvo eventuali cause di sospensione del decorso della prescrizione. Il giudice di merito, nel valutare la prova della partecipazione dell'imputato all'associazione criminosa, deve esaminare in modo approfondito e logicamente argomentato tutti gli elementi probatori, senza limitarsi a considerazioni generiche, al fine di accertare il ruolo consapevole e determinante svolto dall'imputato nel perseguimento degli scopi illeciti del sodalizio, anche attraverso il contributo fornito alla perpetuazione delle attività delittuose. La motivazione della sentenza deve dare conto in modo esaustivo di tale accertamento, senza omettere di considerare e confutare in modo specifico le deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 26/02/2014 della Corte di Appello di Salerno;

esaminati gli atti, il ricorso e la sentenza impugnata;

udita la relazione del consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

udito il pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore generale Dott. CEDRANGOLO Oscar, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Con sentenza resa il 18.12.2007 il Tribunale di Salerno ha dichiarat…

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