Il diniego di concessione temporanea di suolo pubblico in prossimità di aree monumentali tutelate può essere legittimamente fondato sulla necessità di salvaguardare il cono di visibilità e il contesto ambientale, come accertato e valorizzato in sede di redazione della scheda di dettaglio del Piano del Commercio, anche se tale piano non risulta ancora formalmente approvato dall'organo politico competente. Tale disciplina transitoria di salvaguardia, qualificabile come disciplina di merito, è immune da vizi logici, di ragionevolezza e di travisamento dei fatti, e prevale sulla mera logica commerciale di una più equa distribuzione delle concessioni tra i soggetti operanti nella medesima area. Inoltre, la pregressa reiterazione di occupazioni abusive di suolo pubblico, sanzionate ai sensi del Regolamento COSAP, costituisce autonomo presupposto ostativo al rilascio di nuove concessioni, in applicazione della facoltà discrezionale attribuita al Sindaco dalla legge n. 94 del 2009 di negare il rilascio di concessioni in caso di recidiva, in quanto misura ragionevole e proporzionata volta a contrastare fenomeni di degrado ambientale e tutelare le aree urbane ricadenti nel perimetro del sito UNESCO.