Consiglio di Stato sentenza n. 5073 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:5073SENT

Massima

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La competenza per l'adozione di provvedimenti di decadenza dall'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica spetta al dirigente o al funzionario all'uopo delegato, e non al Sindaco, in quanto tali atti rientrano nell'ambito della gestione amministrativa, finanziaria e tecnica dell'ente locale, che per legge è attribuita ai dirigenti, e non agli organi di governo. Tale principio trova applicazione anche nei Comuni privi di personale dirigenziale, in quanto l'art. 109, comma 2, del d.lgs. n. 267/2000 consente di attribuire le relative funzioni ai responsabili degli uffici o dei servizi, indipendentemente dalla loro qualifica funzionale, previo provvedimento motivato del Sindaco. La ridotta dimensione del territorio comunale e il numero esiguo di abitanti non possono giustificare una deroga a tale riparto di competenze, se non nei limiti espressamente previsti dalla legge, come l'art. 53, comma 23, della legge n. 388/2000, che subordina l'attribuzione di poteri gestionali al Sindaco all'adozione preventiva di apposite disposizioni regolamentari organizzative e alla documentazione annuale del contenimento di spesa. In assenza di tali presupposti, il Sindaco non può adottare direttamente provvedimenti di decadenza dall'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica, in quanto ciò comporterebbe una illegittima deroga al riparto di competenze stabilito dalla legge, non giustificata dalle peculiarità organizzative del Comune.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,
Quinta Sezione
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 5268/2004, proposto dal Comune di CAPRAIA ISOLA, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Lu. Ba. con il quale è elettivamente domiciliato in Ro., Lu. Fl. 46, pal. IV, sc. B, presso lo studio del dott. Gi. Ma. Gr.,
CONTRO
i sigg.ri Sa. Bu. e An. Bu., costituitisi in giudizio, rappresentati e difesi dagli avv.ti Pa. Ca. e Pa. Ac. e presso quest'ultimo elettivamente domiciliati in Ro., via Gi. Ba. 3,
E
e Gi. Ma. Sa. Bu., non costituitasi in giudizio,
per la riforma
della sentenza del TAR della Toscana, Sezione II^, 22 marzo 2004, n. 782;
visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
visti gli atti di causa;
vista l'ordinanza della Sezione 24 settembre 2004, n. 4337;
relatore, alla pubblica udienza del 3 marzo 2006, il ((omis…

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