Il rilascio di un'autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.) per un impianto di trattamento di rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi, anche provenienti dall'esterno mediante autobotti, è legittimo e conforme all'Accordo di Programma e relativo Protocollo Integrativo, che prevedevano l'ammodernamento e il pieno funzionamento dell'impianto di depurazione esistente, destinato al trattamento degli scarichi delle industrie localizzate nell'area di intervento e nel territorio circostante, al fine di assicurare un ulteriore fattore di risanamento ambientale. L'autorizzazione non necessita di una nuova valutazione di impatto ambientale, in quanto l'impianto non comporta variazioni edilizie o urbanistiche rilevanti e gli eventuali effetti cumulativi con altri impianti presenti sul territorio, come il termovalorizzatore, non incidono sulla matrice ambientale acqua, essendo le emissioni dell'impianto autorizzato irrilevanti. Il Comune non può opporsi all'autorizzazione per violazione dell'Accordo di Programma, in quanto questo prevedeva il pieno utilizzo della capacità depurativa dell'impianto, anche attraverso il trattamento di rifiuti liquidi provenienti dall'esterno, senza limitazioni sulla provenienza degli stessi, purché nel rispetto della normativa ambientale applicabile.