Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27091 del 12 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27091PEN

Massima

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Il giudice di merito è tenuto a motivare in modo adeguato e non meramente apparente il provvedimento di confisca nell'ambito di un procedimento per l'applicazione di misure di prevenzione, rispondendo in modo puntuale alle deduzioni difensive che contestano il nesso causale tra la condotta illecita e il profitto, anche quando quest'ultimo provenga da attività lecite e sia idoneo a giustificare gli acquisti effettuati. La motivazione del provvedimento di confisca nell'ambito di un procedimento per l'applicazione di misure di prevenzione deve rispettare i requisiti minimi di coerenza, completezza e logicità, al fine di rendere comprensibile l'iter logico seguito dal giudice. La mera apparenza della motivazione, dovuta all'assenza di una risposta adeguata alle deduzioni difensive, determina l'annullamento del provvedimento con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi P. - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CASSANO Margheri - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ZO. CO. , N. IL (OMESSO);

avverso il decreto n. 89/2009 CORTE APPELLO di BARI, del 07/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

RITENUTO IN FATTO

1. Il 7 ottobre 2010 la Corte d'appello di Bari rigettava l'appello proposto da Zo.Co.…

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