Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35367 del 29 settembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:35367PEN

Massima

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Il sequestro preventivo può essere disposto dal giudice anche in caso di inosservanza del termine per la convalida del precedente sequestro d'urgenza effettuato dal pubblico ministero o dalla polizia giudiziaria, in quanto il giudice ha il potere autonomo di imporre il vincolo reale, indipendentemente dalla correttezza dei riferimenti normativi. Ai fini della sussistenza del fumus commissi delicti, il giudice può desumere l'esistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato dalla sproporzione tra i redditi dichiarati e le disponibilità finanziarie accertate, nonché da altri elementi indiziari, come la distruzione di un assegno da parte dell'indagato. Il ricorso per cassazione contro l'ordinanza che dispone il sequestro preventivo è ammesso solo per violazione di legge, intesa come vizi della motivazione così radicali da renderla del tutto mancante o priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) EP. NI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 11/2011 TRIB. LIBERTA' di LECCE, del 28/01/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PRESTIPINO Antonio;

sentite le conclusioni del PG Dott. SALVI Giovanni che ha chiesto il rigetto del ricorso.

IN FATTO E IN DIRITTO

Il Gip del tribunale di Lecce, emetteva in data 12.1.2011, decreto di sequestro preventivo nei confronti di E…

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