Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23071 del 29 luglio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23071PEN

Massima

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Il reato di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p. (detenzione di documento di identificazione falso per uso non personale o per uso personale se si è concorso nella contraffazione) si configura quando il soggetto, anche solo fornendo la propria fotografia, abbia contribuito agli ingranaggi della falsificazione, collocandosi all'interno del sistema illecito, a differenza del mero possesso di documento contraffatto per uso personale, previsto dal comma 1 della stessa norma, che punisce chi si collochi fuori dal circuito della contraffazione. Pertanto, la condotta di chi fornisce la propria fotografia per la realizzazione di un documento di identificazione falso integra la fattispecie più grave di cui al comma 2, in quanto il soggetto si inserisce attivamente nel processo di formazione del documento contraffatto, a differenza del semplice utilizzo di un documento falso di cui al comma 1. La ratio della previsione incriminatrice del comma 2 è quella di punire in modo più significativo chi fabbrica o forma il documento falso, rispetto a chi ne sia solo il mero possessore per uso personale, senza aver concorso nella contraffazione. Ciò consente di mantenere un residuo ambito applicativo per la fattispecie di cui al comma 1, come nei casi in cui il possessore entri in possesso del documento contraffatto successivamente alla sua predisposizione da parte di terzi, o utilizzi un documento recante la fotografia di altra persona. Pertanto, la qualificazione giuridica della condotta dell'imputato, che ha ammesso di aver fornito la propria fotografia per la realizzazione del documento falso, rientra correttamente nella previsione del comma 2 dell'art. 497-bis c.p., in quanto egli si è inserito attivamente nel processo di formazione del documento contraffatto, anziché esserne un mero fruitore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/07/2019 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BORRELLI PAOLA;
lette le conclusioni scritte del Sostituto Procuratore generale EPIDENDIO TOMASO, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata emessa il 12 luglio 2019 dalla Corte di appello di Milano ed ha confermato la d…

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