Cassazione penale Sez. III sentenza n. 51483 del 14 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:51483PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p., deve effettuare una valutazione complessiva delle modalità della condotta e dell'esiguità del danno o del pericolo, secondo i criteri direttivi di cui all'art. 133 c.p., comma 1. Tale valutazione deve tenere conto di tutte le peculiarità della fattispecie concreta, senza limitarsi a considerare solo l'entità dell'aggressione al bene giuridico protetto. L'assenza dei presupposti per l'applicabilità dell'art. 131-bis c.p. può essere rilevata anche con motivazione implicita, purché siano presenti dati obiettivamente preclusivi di una valutazione di particolare tenuità del fatto. Inoltre, il giudice non è tenuto a dare conto del giudizio di bilanciamento delle circostanze quando la legge prevede la particolare tenuità del danno o del pericolo come circostanza attenuante.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) SRL;
avverso la sentenza del 28/11/2017 del TRIBUNALE di LUCCA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUCA RAMACCI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. DI NARDO MARILIA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale di Lucca, con sentenza del 28/11/2017 ha dichiarato (OMISSIS) responsabile del reat…

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