Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18837 del 29 aprile 2013

ECLI:IT:CASS:2013:18837PEN

Massima

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La legittima difesa non può essere invocata quando la reazione del provocato, pur essendo conseguente a una provocazione, risulta sproporzionata e non necessaria a fronteggiare un concreto pericolo. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei presupposti della legittima difesa, deve accertare se la reazione del provocato sia stata eccessiva rispetto all'offesa subita, tenendo conto della gravità della provocazione e della proporzionalità della reazione difensiva. Inoltre, il diniego delle attenuanti generiche può essere adeguatamente motivato dal giudice di merito sulla base di elementi oggettivi, quali la gravità del fatto e i precedenti penali dell'imputato, senza che ciò comporti violazione di legge o vizio di motivazione. Il beneficio del perdono giudiziale, una volta concesso, non può essere negato in un successivo procedimento per un diverso reato, in assenza di espressa revoca.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GRASSI Aldo - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE A. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4/2011 CORTE APP.SEZ.MINORENNI di MESSINA, del 01/12/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE;

Udito il Procuratore generale della repubblica presso la Corte di Cassazione, Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

Nessuno e' comparso per il ricorrente.

RITENUT…

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