Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39826 del 4 settembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:39826PEN

Massima

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La recidiva reiterata, pur se precedentemente applicata in modo obbligatorio, può essere rivalutata dal giudice dell'esecuzione che ha il compito di verificare se la sua applicazione sia sorretta dal concorrente apprezzamento di merito della valenza dei precedenti penali, della progressione criminale e della pericolosità sociale del condannato, indipendentemente dalla previgente obbligatorietà dell'istituto. Pertanto, il giudice dell'esecuzione può legittimamente applicare l'aumento di pena per recidiva reiterata quando ricorrono elementi che comprovano l'accentuata pericolosità criminale del reo, come la presenza di numerosi precedenti penali, la progressione criminale e la commissione di nuovi reati in contesti di criminalità organizzata, a prescindere dalla limitatezza temporale del coinvolgimento nell'ultimo reato o dalla risalenza dei precedenti, purché la valutazione sia adeguatamente motivata. Ciò in quanto l'applicazione della recidiva, pur se precedentemente obbligatoria, deve essere sorretta da una valutazione discrezionale del giudice sulla effettiva pericolosità sociale del condannato, indipendentemente dalla previgente disciplina normativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - rel. Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 108/2017 della Corte di Appello di Napoli in data 25/05/2017;
Visti gli atti e il ricorso;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MINCHELLA Antonio;
Lette le conclusioni del Procuratore Generale, in persona del Dott. TOCCI Stefano, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 25/05/2017 la Corte di Appello di Napoli, in funzione di g…

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