Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 23958 del 23 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:23958PEN

Massima

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L'attenuante di cui all'art. 73, comma 7, del D.P.R. n. 309/1990 per la collaborazione processuale nel traffico di stupefacenti può essere riconosciuta solo quando la collaborazione dell'imputato abbia consentito di ottenere risultati concreti e apprezzabili nella lotta al traffico di droga, come la sottrazione di risorse decisive per la commissione di ulteriori delitti, e non quando le dichiarazioni abbiano semplicemente permesso di ampliare le indagini in corso senza impedire il compimento di ulteriori attività illecite. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente escludere l'applicazione di tale attenuante quando le rivelazioni dell'imputato, pur essendo state rese in sede di giudizio e non immediatamente dopo l'arresto, non abbiano prodotto effetti significativi sul piano investigativo e repressivo del traffico di stupefacenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. ROMIS Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MARINELLI Felicetta - Consigliere

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PO. VA. RA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2192/2008 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 03/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 08/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO ROMIS;

udito il P.G. in persona del Dott. STABILE Carmine che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. ((omissis)) che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO E DIRITTO

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