Cassazione penale Sez. I sentenza n. 38037 del 13 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:38037PEN

Massima

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La mancata sottoscrizione del ricorso per cassazione da parte del difensore, quale autore apparente dell'atto di impugnazione, comporta l'inammissibilità del ricorso stesso, in quanto la sottoscrizione del ricorso per cassazione è imprescindibile e deve essere effettuata scrivendo di propria mano, in calce all'atto, il nome e il cognome del soggetto che deve firmare tale ricorso; rispetto a tali modalità rituali l'unica legittima alternativa processuale è rappresentata dalla presentazione personale dell'atto di impugnazione da parte del ricorrente. L'assenza di tale sottoscrizione, non riscontrabile nel caso in esame, impedisce di valutare il merito delle doglianze difensive proposte, determinando l'inammissibilità del ricorso con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma alla Cassa delle Ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato l'(OMISSIS);
Avverso l'ordinanza n. 1280/2014 emessa il 28/03/2015 dal G.I.P. del Tribunale di Napoli;
Sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;
Lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona del Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordinanza emessa il 28/03/2015 il G.I.P. del Tribunale di Napoli revocava l'indulto concesso a (OMISSIS) con ordinanza e…

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