Il reato di truffa aggravata si configura quando la condotta artificiosa e fraudolenta, consistente in una falsa dichiarazione o documentazione, induce in errore l'amministrazione pubblica circa la sussistenza dei presupposti di legge per ottenere il rimborso di spese, determinandone l'indebita erogazione, anche qualora il soggetto agente abbia formalmente rispettato la normativa di riferimento, ma abbia omesso di rappresentare circostanze rilevanti che avrebbero escluso il diritto al rimborso. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di truffa aggravata, non è sufficiente la mera violazione di norme amministrative o la presentazione di dichiarazioni non veritiere, ma è necessario che tali condotte siano idonee a determinare l'induzione in errore dell'amministrazione pubblica, inducendola a compiere un atto di disposizione patrimoniale a vantaggio dell'agente. La valutazione circa la sussistenza dell'artificio e del raggiro, nonché della loro idoneità decettiva, deve essere effettuata in concreto, avendo riguardo al contesto fattuale e normativo in cui la condotta si è realizzata.