Cassazione penale Sez. I sentenza n. 6602 del 18 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6602PEN

Massima

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Il Pubblico Ministero, nel richiedere l'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto a trasmettere integralmente al Tribunale del riesame tutti gli atti posti a fondamento della richiesta, essendo sufficiente che gli esiti delle intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché delle videoriprese, siano contenuti negli atti di polizia giudiziaria. L'inefficacia della misura cautelare per mancato invio di tali atti può essere dedotta solo qualora il difensore abbia effettivamente richiesto il rilascio di copia dei relativi supporti magnetici o informatici e tale richiesta sia stata ingiustificatamente rifiutata o ritardata. La valutazione delle esigenze cautelari può fondarsi sulla presunzione legale di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., in assenza di elementi idonei a escluderle, tenuto conto della gravità dei reati contestati, della posizione rivestita dall'indagato nell'ambito dell'organizzazione criminale e della sua pervicacia nel compiere delitti di particolare allarme sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. BONITO ((omissis)) S - Consigliere

Dott. MAZZEI ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 742/2015 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 18/05/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;
sentite le conclusioni del PG Dott. GALASSO Aurelio, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 18-21.5.2015, il Tribunale del riesame di Catania annullava, limitatamente al capo H), il provvedimento, confermato nel resto, con il quale il G.I.P. d…

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