Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40403 del 16 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40403PEN

Massima

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La determinazione volontaria dello stato di pericolo da parte di chi invoca la legittima difesa esclude la configurabilità di tale causa di giustificazione, in quanto viene meno il requisito della necessità della difesa. Tuttavia, la mera reazione verbale o il comportamento non passivo di colui che subisce l'aggressione non integrano di per sé tale determinazione volontaria, essendo necessario che l'aggressore abbia affrontato o sfidato intenzionalmente la vittima, creando consapevolmente la situazione di pericolo. Inoltre, ai fini della valutazione del nesso causale tra l'azione aggressiva e le lesioni riportate dalla vittima, non è necessario che vi sia una ricostruzione certa e univoca della dinamica dei fatti, essendo sufficiente che non possa escludersi il collegamento tra il comportamento dell'aggressore e l'evento lesivo. La motivazione che segua tale impostazione non può ritenersi illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. LO. N. IL (OMESSO) ANCHE PCR;

contro

2) LO. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/07/2008 CORTE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FEDERICO RAFFAELLO;

Udito il Procuratore Generale presso questa Corte di Cassazione, in persona del Dott. Francesco IACOVIELLO, che ha concluso c…

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