La concessione edilizia per la costruzione di edifici rurali ad uso abitativo in zona agricola è subordinata alla verifica della effettiva necessità dell'immobile ai fini della conduzione del fondo e delle esigenze economiche, sociali, civili e culturali del coltivatore diretto, proprietario o affittuario, senza che possa rilevare il mero dato numerico di edifici già nella disponibilità del richiedente. L'Amministrazione comunale, nel valutare la domanda, è tenuta a esaminare in modo puntuale e approfondito le concrete circostanze addotte a giustificazione della richiesta, senza limitarsi a considerazioni generiche, e a motivare adeguatamente il provvedimento finale, positivo o negativo, in relazione alle risultanze dell'istruttoria. Il mancato assolvimento di tale onere istruttorio e motivazionale determina l'illegittimità del diniego di concessione, con conseguente necessità di un nuovo esame dell'istanza, mentre l'eventuale domanda risarcitoria è inammissibile in difetto di prova rigorosa dell'an e del quantum del danno patrimoniale subito dal privato.