Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18464 del 3 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18464PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando il comportamento minaccioso o molesto di taluno, posto in essere con condotte reiterate, abbia cagionato nella vittima un grave e perdurante stato di turbamento emotivo, ovvero un fondato timore per la propria incolumità o di un prossimo congiunto, ovvero abbia costretto la stessa ad alterare in modo significativo e protratto le proprie abitudini di vita, al fine di evitare l'ingerenza del molestatore nella propria sfera privata. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, ossia dalla volontà di porre in essere le condotte di minaccia o molestia, con la consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente necessari per l'integrazione della fattispecie legale. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e attendibili dal giudice di merito, possono costituire da sole prova sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri. La mancata concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena e delle attenuanti generiche rientra nella discrezionalità del giudice di merito e non è sindacabile in sede di legittimità, salvo che non risulti manifestamente illogica o priva di adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1108/2014 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 01/04/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/02/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Fimiani Pasquale, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Cagliari, con sentenza del 1 aprile 2015, ha confermato la sentenza del…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.