Il provvedimento di divieto di ritorno nel comune, adottato dal Questore ai sensi dell'art. 2 del d.l. n. 14/2017, costituisce una misura di prevenzione finalizzata a tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica, che può essere legittimamente disposta a fronte di condotte che, pur non integrando reati, siano idonee a porre in pericolo la sicurezza urbana. Tale provvedimento, pur incidendo sulla libertà di circolazione del destinatario, deve essere adottato nel rispetto del principio di proporzionalità, in modo da limitare il sacrificio della libertà personale al minimo indispensabile per il perseguimento della finalità di prevenzione. Pertanto, il giudice amministrativo è chiamato a verificare, nel caso concreto, se il provvedimento di divieto di ritorno sia stato adottato in conformità ai principi di ragionevolezza e proporzionalità, tenendo conto della gravità e della concreta pericolosità delle condotte poste in essere dal destinatario, nonché della durata della misura, al fine di assicurare un giusto bilanciamento tra l'esigenza di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e la salvaguardia della libertà di circolazione dell'individuo.