Consiglio di Stato sentenza n. 2114 del 2005

ECLI:IT:CDS:2005:2114SENT

Massima

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Il decorso del termine quinquennale di cui all'art. 2 della legge n. 1187 del 1968 determina la decadenza del vincolo espropriativo gravante su un'area destinata dal piano regolatore generale a "attrezzature collettive", imponendo all'autorità urbanistica l'obbligo di attribuire una nuova destinazione all'area, in quanto l'esistenza di zone prive di destinazione urbanistica non può configurarsi che come situazione transitoria. In tale ipotesi, l'inerzia dell'amministrazione nel provvedere sulla richiesta di ritipizzazione dell'area formulata dal privato proprietario integra una lesione procedimentale del bene della vita, che legittima il ricorso giurisdizionale volto ad ottenere l'adozione del provvedimento espresso. L'obbligo di provvedere grava sull'amministrazione a prescindere dalla necessità di dotare il territorio comunale di un nuovo piano regolatore generale, essendo tale circostanza meramente incidentale e non incidente sul thema decidendum.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 8785 dell'anno 2004, proposto dal Comune di Trani, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso dall'avv. Fr. Ga. La Ga., con il quale è elettivamente domiciliato in Ro. viale De. Mi. n. 106 (studio dell'avv. Eu. Ga.),
contro
Impresa Ed. Ca. & C. s.r.l., in persona del suo titolare non costituitosi,
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia Sede di Bari, Sez.III, del 10 giugno 2004 n. 2595;
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visti tutti gli atti di causa;
Relatore alla pubblica udienza del 15 febbraio 2005 il Cons. Sandro Aureli;
Nessuno presente per le parti;
Ritenuto in fatto e in diritto:
FATTO E DIRITTO
Rilevato che il giudice di primo grado con la sentenza ri…

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