Cassazione penale Sez. II sentenza n. 34720 del 24 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:34720PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legalità sulla motivazione della sentenza di merito, è tenuto a verificare la congruità e la logicità dell'apparato argomentativo adottato dal giudice di appello in ordine alla determinazione della pena, con particolare riferimento al bilanciamento tra le circostanze aggravanti e attenuanti concesse. Ove il ricorrente denunci il difetto di motivazione in relazione al diniego del riconoscimento di un più favorevole giudizio di prevalenza delle attenuanti, il giudice di legittimità è chiamato a valutare la correttezza e la coerenza del ragionamento seguito dal giudice di merito, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di appello, salvo che quest'ultima risulti manifestamente illogica o abnorme. Pertanto, il ricorso per cassazione avverso la sentenza di appello che abbia negato il riconoscimento di un più favorevole bilanciamento delle circostanze è inammissibile ove il ricorrente si limiti a dedurre in maniera generica la violazione di legge, senza indicare specificamente i profili di illogicità o irragionevolezza della motivazione adottata dal giudice di merito. In tali ipotesi, la Corte di cassazione, nel dichiarare l'inammissibilità del ricorso, è tenuta a condannare il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, in considerazione dei profili di colpa emergenti dal ricorso stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

De. Ma. An. , nato a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Napoli, sezione 4 penale, in data 28.4.2009;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal consigliere Dr. ((omissis)).

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, nella persona del Dr. ((omissis)) il quale ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.

OSSERVA IN FATTO

Con…

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