Cassazione penale Sez. III sentenza n. 1719 del 11 agosto 1993
ECLI:IT:CASS:1993:1719PEN
Massima
Massima ufficiale
In tema di misure cautelari, il giudizio di attendibilita` delle dichiarazioni accusatorie rese dal coimputato del medesimo reato o da persona imputata di reato connesso non ha la funzione di fornire la prova della verita` del fatto che deve essere ancora dimostrato, ma solo quella di accertare che il coimputato o il dichiarante, in relazione a circostanze non marginali riferibili al destinatario delle dichiarazioni stesse, hanno detto la verita`. A tal fine le dichiarazioni in questione hanno bisogno di riscontri esterni la cui natura e specie non possono essere predeterminate. Ne consegue che, in presenza di certe condizioni, anche una pluralita` di dichiarazioni di correi, tutte fra loro coincidenti, possano essere ritenute idonee a confermare l`attendibilita` dell`accusa formulata da uno dei coimputati. (In motivazione, la S.C. ha affermato che la sufficienza ed idoneita` delle cosiddette "chiamate di correo incrociate" devono ritenersi subordinate all`avvenuto, rigoroso accertamento non solo della loro attendibilita` intrinseca, ma anche della coincidenza del loro contenuto e della loro autonomia, cosi` da escludere il dubbio di dettagli in origine divergenti in ognuna di esse).
Sentenze simili
Cassazione penale Sez. I sentenza n. 229 del 30 aprile 1994
ECLI:IT:CASS:1994:229PENAi fini dell`emissione di una misura cautelare, il giudizio di attendibilita` delle dichiarazioni accusatorie rese dal coindagato o da persona indagata per un reato connesso non ha la funzione di for…
Cassazione penale Sez. III sentenza n. 48465 del 9 dicembre 2015
ECLI:IT:CASS:2015:48465PENIl giudice, nel valutare l'attendibilità di dichiarazioni accusatorie rese da chiamati in correità, deve verificare in primo luogo la credibilità del dichiarante, esaminandone la personalità, le cond…
Cassazione penale Sez. III sentenza n. 2569 del 18 marzo 1993
ECLI:IT:CASS:1993:2569PENLe dichiarazioni accusatorie di un coimputato acquisiscono valore probatorio unitamente ad altri elementi di prova che ne confermino l`attendibilita`. A tal fine non e` necessaria che la conferma ve…
Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17551 del 24 aprile 2019
ECLI:IT:CASS:2019:17551PENIl giudice, nel valutare la chiamata in correità o in reità di un coimputato o di una persona indagata in un procedimento connesso o collegato, deve verificare sia la credibilità soggettiva del dichi…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4240 del 26 gennaio 1993
ECLI:IT:CASS:1993:4240PENLe dichiarazioni rese da coimputato di medesimo reato o da imputato in procedimento connesso o in reato collegato a quello per cui si procede hanno dignita` di prova, purche` trovino riscontro in alt…
Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3499 del 27 marzo 1991
ECLI:IT:CASS:1991:3499PENIn tema di chiamata di correo, l`art. 192 comma terzo nuovo c.p.p. - applicabile anche ai procedimenti che proseguono secondo le norme anteriormente vigenti (art. 245 cpv. norme trans.) - attribuisce…
Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13316 del 11 ottobre 1990
ECLI:IT:CASS:1990:13316PENCon la norma dell'art. 192 del nuovo codice di procedura penale, che è di immediata applicazione ai sensi dell'art. 2 decreto legislativo n. 271 del 1989 anche nei procedimenti che proseguono con l'o…
Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 50319 del 7 novembre 2018
ECLI:IT:CASS:2018:50319PENLe dichiarazioni accusatorie rese da imputati dello stesso reato o di reato connesso, anche se chiamanti in correità, possono essere considerate attendibili e costituire valido riscontro probatorio, …
Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7432 del 20 febbraio 2009
ECLI:IT:CASS:2009:7432PENIl giudice di merito, nel valutare la prova costituita dalle chiamate in correità, deve effettuare un accurato controllo della loro attendibilità intrinseca, verificando che siano logiche, coerenti e…
Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11028 del 12 marzo 2009
ECLI:IT:CASS:2009:11028PENLa chiamata in correità di un coimputato o di un imputato di reato connesso o collegato sotto il profilo probatorio, ai fini della valutazione della prova ai sensi dell'art. 192, commi 3 e 4, c.p.p.,…
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.
Un nuovo modo di esercitare la professione
Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.