Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24430 del 31 maggio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:24430PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. si configura anche in caso di detenzione dell'imputato, qualora emergano elementi che dimostrino la permanenza del vincolo associativo e il mantenimento di un ruolo stabile e non secondario all'interno del sodalizio, come la gestione della "cassa comune" e il contatto diretto con le figure apicali, nonché la disponibilità a soddisfare le esigenze dei sodali detenuti e a contribuire alle iniziative illecite del gruppo, anche attraverso l'intermediazione con le vittime per ottenere protezione e il pagamento di somme estorte. La contestazione della partecipazione associativa in forma "aperta" non è preclusa dal precedente giudizio di assoluzione per il medesimo reato in un diverso arco temporale, in quanto il fatto storico contestato è diverso, trattandosi di condotte successive non incluse nell'imputazione originaria. Ai fini della configurabilità del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, è sufficiente l'intervento di soggetti qualificati, in grado di vantare un ruolo di vertice nell'associazione, per ottenere il consenso della vittima alla dazione di somme di denaro, anche attraverso l'intermediazione di altri partecipi, senza che sia necessaria la prova della minaccia diretta. La riduzione di un terzo della pena prevista per il rito abbreviato deve essere applicata anche alla pena inflitta per i reati oggetto di continuazione con quelli giudicati con rito ordinario, pur essendo la pena più grave quella relativa a questi ultimi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TRONCI Andrea - Presidente

Dott. CRISCUOLO An - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/04/2018 della Corte di appello di Bari;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott.ssa Anna Criscuolo;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa Cocomelllo Assunta, che ha concluso per l'annulla…

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