Cassazione penale Sez. III sentenza n. 26935 del 20 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:26935PEN

Massima

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Il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, di cui all'art. 2 del D.Lgs. n. 74/2000, si configura quando il contribuente, al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto, si avvale di fatture relative a operazioni oggettivamente e soggettivamente inesistenti, registrandole nelle scritture contabili obbligatorie e utilizzandole per indicare elementi passivi fittizi nelle dichiarazioni fiscali annuali. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla consapevolezza e volontà dell'agente di compiere tali condotte fraudolente, senza che sia necessaria la prova di specifiche azioni future finalizzate all'evasione. La mancata dimostrazione, da parte del contribuente, della effettiva esecuzione delle prestazioni fatturate e della esistenza di una struttura organizzativa idonea allo svolgimento di tali attività, unitamente all'annotazione delle fatture nelle scritture contabili e alla loro indicazione nelle dichiarazioni fiscali, costituiscono elementi probatori sufficienti per ritenere integrati gli estremi oggettivi e soggettivi del reato, anche in assenza di una ricostruzione alternativa fornita dalla difesa. La notifica del decreto di citazione in appello, effettuata mediante consegna dell'atto a persona qualificatasi come coinquilino del destinatario all'indirizzo di residenza di quest'ultimo, è da ritenersi valida, in quanto idonea a portare a conoscenza dell'imputato l'esistenza e il contenuto dell'atto, salvo che l'interessato non fornisca una rigorosa prova della mancanza di tale rapporto di convivenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. MULLIRI Guicla - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1266/2011 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 09/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/05/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. BAGLIONE Tindari che ha concluso per la inammissibilita';

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) il quale ha concluso insistendo in ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO

Il…

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