Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25401 del 7 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:25401PEN

Massima

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Il custode giudiziario che consegna il bene sottoposto a sequestro amministrativo al proprietario, provocandone la dispersione o distruzione, risponde del reato di cui all'art. 334, comma 3, c.p. (distruzione, dispersione, sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa), a prescindere dal dolo specifico, essendo sufficiente il dolo generico. Tuttavia, il reato si estingue per prescrizione, rappresentando tale esito un epilogo più favorevole per l'imputato rispetto alla declaratoria di non punibilità per particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p., che lascia inalterata la materialità storica e giuridica dell'illecito penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. CRISCUOLO An - rel. Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierlui - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/10/2017 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. ANNA CRISCUOLO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott.ssa CESQUI ELISABETTA, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per prescrizione;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS) del foro di Roma in sostituzione dell…

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