Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23631 del 12 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:23631PEN

Massima

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La misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere applicata anche nei confronti di persona detenuta in espiazione di pena, purché sussista la pericolosità sociale attuale del proposto, accertata dal giudice sulla base di elementi probatori e indiziari tratti dai procedimenti penali a suo carico, senza che rilevi l'eventuale stato di detenzione domiciliare, il quale attiene unicamente alla fase esecutiva della misura, restando sempre salva la possibilità per il soggetto di chiederne la revoca per il venir meno della propria pericolosità in virtù dell'espiazione e dell'incidenza positiva sulla sua personalità della funzione risocializzante della pena. Il giudice della prevenzione, nel valutare la sussistenza e l'attualità della pericolosità sociale del proposto, può legittimamente fare riferimento ai precedenti penali e ai carichi pendenti a suo carico, nonché alle informazioni fornite dalle forze di polizia, purché dia adeguata motivazione in ordine alle ragioni per cui tali elementi siano sintomatici della pericolosità sociale attuale, senza che sia necessario attendere l'esito definitivo dei procedimenti penali in corso. La sola condizione richiesta per l'applicabilità di una misura di prevenzione è l'esistenza della pericolosità sociale del proposto, che va accertata con esclusivo riferimento al momento in cui viene emessa la decisione che l'afferma, senza che sia impedita dalla possibilità di futuri mutamenti della personalità del soggetto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta da:

Dott. DE AMICIS Gaetano - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GALLUCCI Enrico - Relatore

Dott. PACILLI Giuseppina A.R. - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Es.An., nato a C il (omissis);
avverso il decreto della Corte di appello di Roma del 18/04/2023;
visti gli atti e il decreto impugnata; esaminati i motivi del ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le conclusioni scritte del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha chiesto che il ricorso venga dichiarato inammissibile;
letta la memoria depositata dal difensore del proposto, Avvocato Fi.Mi., che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di R…

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